La chitarra suona sudore a mezzo metro da me, il pianista somiglia al grande Ray, il bancone è una pista di bicchieri e mani che giocano, qualcuno balla davanti al jukebox muto, una donna si spoglia di sé.
Versami birra e sorrisi mentre loro suonano seduti su castelli volanti.
Sì, dimentichiamoci il mondo fuori.

Cadono note come pioggia sincera, versami dell'altro prima che finisca.
Lei dal tavolo mi lancia amore, lo tengo tra gli occhi e le mani che battono il tempo. Poi la musica si arrende alla notte, loro non chiedono applausi solo una nuova storia da ricordare.
E ci ritroviamo a camminare rincorsi dai lampioni a cantare quelle emozioni là. Sposto i tuoi capelli per guardarci dentro e trovo una nave con cui ritornare a casa.
I vecchi neon si spengono mentre ti stringo fino a domani.