Vorrei che la vita fosse tutta così: capelli al vento e buona fortuna.
Grazie che esistano momenti di vecchia libertà tra le foto ingiallite e la sabbia sopra le panchine. Distesi al sole d’inverno, faceva caldo, i sorrisi stampati negli anni ’70 ma eravamo ancora liberi prima dell’epoca delle brutture inutili. Appena un passo indietro e ti vedo riflessa negli occhiali che sorridi alla tua unica distrazione, che sono io.

Rotolando nel gioco di umori celesti ti ho vista per la prima volta
e non sono fuggito più.
E poi ci siamo alzati mano nella mano e tuffati. Proprio lì nell’acqua d’inverno e fino al fondo a baciare i pesci. Siamo sopravvissuti a questo e a tutte le fregature del mondo. Abbiamo acceso un fuoco per asciugare le lacrime di sale e siamo stati sinceri nel toccarci la pelle.
Io e te soli davvero o in compagnia di mille universi
e polvere rosa della nostra ingenuità.